La storia

Il ristorante

C'è di mezzo una vipera, che però non ha mai fatto del male a nessuno. E poi ci sono dei briganti, anch'essi innocui e desiderosi solo di farla franca.
E' una storia tra leggenda e realtà quella del ristorante Vipore di Pieve S. Stefano.

Il locale è un antico casale del XVIII secolo, la via dove si trova era all'epoca una strada secondaria, utilizzata per evitare i pedaggi dai banditi provenienti da Firenze e diretti verso il mare, dove arrivavano dopo una giornata a cavallo tra monti e selve impervie.

Si dice che il proprietario del casale fosse soprannominato Vipore, il nome storpiato dal vernacolo per chiamare la vipera e, per estensione, anche per indicare qualcuno non propriamente buono d'animo.

Probabilmente alimentò da solo questa sua brutta fama, enfatizzando certi comportamenti bruschi, così da scoraggiare i banditi da qualsiasi assalto nei suoi confronti.
Più che vipera, una volpe quanto a furbizia! Infatti nè lui nè i malviventi entrarono mai in collisione e, ignorandosi a vicenda, vissero felici e contenti per anni. E il nome del gestore è rimasto al locale.

Una storia curiosa che aggiunge un tocco in più all'atmosfera particolare di questo luogo.